Tecnologia e Supporto

Criteri di scelta

Per rendere la trasmissione omocinetica si impiegano due giunti a snodo singolo contrapposti (tenendo presente che le due forcelle centrali devono risultare complanari e gli angoli dei due giunti uguali), oppure un giunto a snodo doppio.
L'irregolarità prodotta dalla prima articolazione viene annullata dalla seconda.
La lunghezza di ingombro dovuta all'accoppiamento di due giunti singoli è ridotta ulteriormente, impiegando il giunto doppio.
In altri termini, il giunto doppio è da considerarsi la trasmissione omocinetica più corta in assoluto.

Per applicazioni a bassi regimi di rotazione (max. 1000/min) si consiglia l'impiego di giunti con cuscinetti pieni a strisciamento (serie S, G/GB).
Hanno la capacità di sopportare carichi d'urto, funzionamenti discontinui e momenti torcenti relativamente elevati.
Si tenga presente che l'angolo di lavoro deve essere contenuto a partire dai 500 fino ai 1000 giri/min.

Per velocità di rotazione elevate, momenti torcenti relativamente bassi, inversioni di moto o angoli rilevanti, si consiglia l'utilizzo dei giunti con cuscinetti a rullini (serie H/HB).
Possono raggiungere i 4000 giri/min, sempre in funzione dell'angolo di lavoro.

LETTURA DEI DIAGRAMMI
La capacità di un giunto di trasmettere una certa coppia regolare ad un carico costante e senza urti, per un periodo di tempo più o meno lungo, dipende essenzialmente dal numero di giri al minuto primo o dall'angolo α di inclinazione dei due assi. In base a questo criterio sono stati concepiti i diagrammi sottostanti. Ogni curva corrisponde alla grandezza di un giunto con riferimento al diametro esterno <<D>> e rappresenta la coppia trasmissibile, dipendente dalla velocità e dall'angolo di lavoro α. I diagrammi possono essere letti direttamente con angolo α = 10°. Per angoli superiori, le coppie trasferibili diminuiscono, pertanto vanno corrette utilizzando i valori (F) relativi all'angolo, riportati nella tabella.

NB: I diagrammi riportano valori puramente indicativi e riferiti all'impiego di giunti singoli.
Per quanto riguarda la scelta di un giunto doppio, si consideri che la coppia trasmissibile è inferiore a quella del giunto singolo di pari diametro esterno, nella misura di circa il 10%.
Ogni applicazione ha caratteristiche di moto particolari, quali carichi d'urto, inversioni di moto, masse collegate, tipo di avviamento, presenza di giunti elastici, partenze e fermate, eccetera, che l'utilizzatore dovrà considerare nell'effettuare la scelta.

Diagramma per GIUNTI S-G

Esempio:

  • Potenza: 0,65 KW
  • N° giri/minuto: 230
  • Con angolo di lavoro α 10° Valore F=1 si ottiene il punto P Mt = 27 Nm corrispondente a grandezz del giunto <<D>> = 25/26 mm. = Mod. 04S, 04G, 1GB
  • Con angolo di lavoro a 30° Valore F=0,45 (Kw 0,65 : 0,45 = 1,44 Kw) si ottiene il punto P1 Mt = 60 Nm corrispondente alla grandezza del giunto <<D>> = 32 mm. = Mod. 1S, 1G, 3GB.

Si consideri che:         Mt. in Nm = 9550   x         N (KW)      
n° (Giri/min.)

Mt. in Nm = 7020   x         N (HP)      
n° (Giri/min.)

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Diagramma per GIUNTI H

Esempio:

  • Potenza: 5,5 KW
  • N° giri/minuto: 2300
  • Con angolo di lavoro α 10° Valore F=1 si ottiene il punto P Mt = 23 Nm corrispondente a grandezz del giunto <<D>> = 28/29 mm. = Mod. 05H
  • Con angolo di lavoro a 25° Valore F=0,70 (Kw 5,5 : 0,70 = 7,85 Kw) si ottiene il punto P1 Mt = 33 Nm corrispondente alla grandezza del giunto <<D>> = 32 mm. = Mod. 1H, 3HB.

Si consideri che:         Mt. in Nm = 9550   x         N (KW)      
n° (Giri/min.)

Mt. in Nm = 7020   x         N (HP)      
n° (Giri/min.)

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Istruzioni per un Corretto montaggio

a. Per ottenere un moto rotatorio uniforme impiegare sempre due giunti singoli contrapposti oppure un giunto a snodo doppio. I supporti degli alberi vanno posizonati il più vicino possibile ai giunti (vedi FIGURE 1 e 2).

b. Impiegando due giunti singoli contrapposti rispettare l'allineamento delle forcelle interne. Negli alberi allungabili osservare inoltre che le linee stampigliate combacino (vedi FIGURE 3 CORRETTO, FIGURA 4 ERRATO).

c. Gli angoli di articolazione αdevono essere uguali (vedi FIGURE 5O).

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